Presentato il dl Rilancio, ora bisogna evitare imboscate in Aula. La speranza è che le forze di maggioranza evitino la battaglia degli emendamenti.
Il dl Rilancio è fatto ma non finito. dopo estenuanti trattative, tensioni interne e ritardi considerevoli – era nato come decreto Aprile – il testo è stato presentato e finirà nelle prossime ore in Gazzetta Ufficiale. Ma c’è la prova dell’Aula, con il rischio che anche dalle forze di maggioranza possano arrivare emendamenti.
Dl Rilancio, si temono gli emendamenti da parte della maggioranza
Il timore è che le forze di maggioranza possano approfittare del passaggio in Parlamento per regolare i conti con gli emendamenti. La speranza è che Iv, M5s e Pd diano prova di maturità evitando di presentare proposte spinose, lasciando il compito esclusivamente alle Opposizioni.
Opposizioni che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha voluto coinvolgere in occasione della conferenza stampa di presentazione del decreto assicurando che il contributo delle forze di opposizione può portare a un miglioramento del testo.
La posizione della Lega e di Fratelli d’Italia in realtà non sembra propriamente collaborativa. Salvini e Meloni hanno messo nel mirino la ministra Bellanova e preparano la battaglia sulla regolarizzazione dei migranti, provvedimento indigesto al Centrodestra.
La tenuta del governo
Ma a preoccupare è la tenuta della maggioranza. I bene informati sono convinti che il governo sia uscito indebolito da queste settimane di trattative frenetiche. Tutti i partiti della coalizione governativa hanno un motivo per non essere soddisfatti
E non è una caso che il Presidente del Consiglio, accettando le critiche del caso, abbia elogiato il lavoro corale della maggioranza. La verità è che l’asticella della tensione in queste settimane si è avvicinata ai livelli critici e le divergenze non sono del tutto appianate. E cosa potrà succedere in futuro è ancora un’incognita.